C’è da dire che in Piazza Gae Aulenti Unicredit ha fatto un lavoro potente. Forme dominanti ma morbide, tantissima energia Metallo che sostiene altrettanta energia Acqua, quindi una forte percezione di autorevolezza e stabilità, come si conviene a un’organizzazione fortemente strutturata. Allo stesso tempo si vogliono sostenere le capacità di ascolto (dei propri bisogni e obiettivi? Di quelli della clientela di riferimento?) e su questo punto la metafora si esprime non velatamente nelle realizzazione delle trombe di ottone (nella foto) che mettono in contatto la piazza sopraelevata -sede dell’Azienda e espressione del suo Potere - con la città, che si trova a un livello urbanistico più basso. C’è volontà di supremazia o volontà di ascolto? Entrambe credo, in quanto l’una è alimentata dall’altra.
Non per caso il Pavillion, teatro polifunzionale a forma di seme - seme della conoscenza- è costruito in Legno, ed esprima un’energia Terra fortissima e compiutamente realizzata, che sta in ciclo di generazione con l’Acqua e il Metallo delle altre forme della piazza.
Come a dire: se tutto funziona, il nostro lavoro produce e sostiene Cultura.
Il Pavillion si trova però nella “coda del Drago”, quindi alla fine del processo, e anche questo ha una sua logica tenuto conto dei fini aziendali.
C’è infine espressione dell’energia Legno grazie alla vista del Bosco Verticale di Boeri: i due grattacieli ‘osservano’ la piazza, e vi trasferiscono l’idea di crescita, espansione, sviluppo e creatività.
Chi ha realizzato tutto ciò credo conoscesse molto bene il Feng Shui, e ha fatto un gran lavoro.
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