top of page

Riflessione su piazza Gae Aulenti a Milano


C’è da dire che in Piazza Gae Aulenti Unicredit ha fatto un lavoro potente. Forme dominanti ma morbide, tantissima energia Metallo che sostiene altrettanta energia Acqua, quindi una forte percezione di autorevolezza e stabilità, come si conviene a un’organizzazione fortemente strutturata. Allo stesso tempo si vogliono sostenere le capacità di ascolto (dei propri bisogni e obiettivi? Di quelli della clientela di riferimento?) e su questo punto la metafora si esprime non velatamente nelle realizzazione delle trombe di ottone (nella foto) che mettono in contatto la piazza sopraelevata -sede dell’Azienda e espressione del suo Potere - con la città, che si trova a un livello urbanistico più basso. C’è volontà di supremazia o volontà di ascolto? Entrambe credo, in quanto l’una è alimentata dall’altra.

Non per caso il Pavillion, teatro polifunzionale a forma di seme - seme della conoscenza- è costruito in Legno, ed esprima un’energia Terra fortissima e compiutamente realizzata, che sta in ciclo di generazione con l’Acqua e il Metallo delle altre forme della piazza.

Come a dire: se tutto funziona, il nostro lavoro produce e sostiene Cultura.

Il Pavillion si trova però nella “coda del Drago”, quindi alla fine del processo, e anche questo ha una sua logica tenuto conto dei fini aziendali.

C’è infine espressione dell’energia Legno grazie alla vista del Bosco Verticale di Boeri: i due grattacieli ‘osservano’ la piazza, e vi trasferiscono l’idea di crescita, espansione, sviluppo e creatività.

Chi ha realizzato tutto ciò credo conoscesse molto bene il Feng Shui, e ha fatto un gran lavoro.

Bình luận


bottom of page